di Susanna Scafuri photo editor Yourpictureditor
Con il motto Meet.Mountain.People.Soul quest’anno si apre la nona edizione dell’International Mountain Summit a Bressanone (BZ) dal 9 al 15 Ottobre. Molto più di un festival che con le sue conferenze, workshop, tavole rotonde e un contest fotografico intende indagare i molteplici modi in cui si può entrare in relazione, sperimentare, vivere e sentire la montagna.
L’idea è di Markus Gaiser e Alex Ploner, due imprenditori altoatesini, che nel 2009 creano una piattaforma di discussione sull’alpinismo mettendo in gioco chi la montagna la vive tutti i giorni. Sono passati da queste parti Reinhold Messner, Manolo, Hans Kammerlander e Simone Moro, per citarne alcuni che hanno raccontato in prima persona la loro vita dedicata alla montagna. Il pubblico è coinvolto in modo attivo, non solo si possono ascoltare i seminari direttamente dai colossi della montagna ma anche intraprendere escursioni tra i sentieri delle Dolomiti di Fanes o del gruppo Puez-Odle. Senza dimenticare che la sera nelle osterie di Bressanone c’è la possibilità di intavolare conviviali conversazioni innaffiate da un buon vino rosso, una sorta di Törggelen degli alpinisti.
Nella ciclopica organizzazione di questo evento ha acquisito grande peso, negli ultimi sette anni, il contest fotografico per vincere The mountain photo of the year. Le foto in concorso raccontano di veri e propri paradisi naturali, situazioni spesso estreme, talvolta di sfida alla natura dove negli ultimi sei anni hanno partecipato più di 12.000 fotografi da 121 paesi. Le foto finaliste, stampate in grandi dimensioni, vengono esposte in una mostra in spazi pubblici di Bressanone e prendono parte ad una pubblicazione in tre lingue, inglese, tedesco, italiano che sono anche le lingue con cui vengono condotti tutti gli appuntamenti del festival.
Per esprimere la complessità dell’approccio alla montagna sono state istituite anche sei categorie (Mountain Nature, Action, Faces, Team Spirit, Mobile, Water) che affrontano ognuna un aspetto forte delle esperienze in alta quota (è il caso di dirlo “dagli Appennini alle Ande”) ma sempre affidato a una singola immagine. Il risultato è un catalogo di tutte le morfologie che la montagna può assumere, talvolta esotiche, altre più nostrane. Per completezza sarebbe interessante pensare per le prossime edizioni anche a una categoria Project che permetta di esprimere in modo più articolato, con un progetto di più ampio respiro, un racconto sulla montagna.
Le immagini arrivate quest’anno, più di 3000 da quattro continenti, sono affidate al giudizio di una giuria internazionale di esperti in materie visuali, fotografi, photo editor, editor di agenzie e presieduta da Alex Pergher, artista e galleristi altoatesino. Insieme decreteranno la foto vincitrice (che riceverà anche un premio in denaro) e i primi di ogni categoria (il totale dei premi arriva a più di 20.000 Euro).
A dispetto dell’idea che la montagna sia immutabile e statica, le immagini in concorso raccontano di un luogo dinamico, dove la meta si raggiunge solo con dedizione e fatica e che può creare relazioni profonde nel rapporto ancestrale tra uomo e natura. Basta saper scegliere il momento giusto che, in fondo, è quello che si richiede ad bravo fotografo.
IMS – International Mountain Summit®
9-15 ottobre 2017
Bressanone
Foto di apertura: Daniel Tschurtschenthaler
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